Otto specie diverse di balene e delfini vivono nel Santuario Pelagos nel Mediterraneo nord-occidentale
Stenelle, capodogli, balenottere comuni e tursiopi sono tra i mammiferi più comuni
Capodoglio (Physeter macrocephalus)
Il capodoglio è il più grande tra gli odontoceti, nonché la seconda grande specie del Mediterraneo. Caratteri tipici sono la testa che costituisce un terzo del corpo dell’animale e le “grinze” sulla pelle. Nel Santuario si incontrano quasi esclusivamente maschi mentre le femmine e i piccoli vivono più a sud.
I capodogli si avvistano prevalentemente sopra la scarpata continentale, che nell’area di studio si trova a 5-10 miglia nautiche dalla costa. Questa specie è capace di apnee lunghissime, in questa zona tipicamente intorno ai 40 minuti, e può essere facilmente seguita con metodi acustici.
Balenottera comune (Balaenoptera physalus)
La balenottera comune è l’unico misticete regolarmente presente nel Mediterraneo, e la seconda specie più grande mai esistita sulla Terra, subito dopo la balenottera azzurra. Le femmine possono raggiungere i 24 metri di lunghezza, mentre i maschi sono leggermente più piccoli.
Nel mar Ligure vengono avvistate quasi esclusivamente sopra fondali molto alti. Grazie alla sua particolare abbondanza di krill (Meganyctiphanes norvegica), il Santuario rappresenta il più importante quartiere di alimentazione estiva conosciuto per questa specie nel Mediterraneo.
Grampo (Grampus griseus)
Il grampo viene avvistato solitamente sopra la zona della scarpata continentale in piccoli gruppi . Si riconosce facilmente dal melone sporgente e dalla pelle graffiata. Con l’età questi segni, dovuti alle interazioni tra gli individui, tendono ad aumentare, per cui gli animali più anziani appaiono più chiari.
Stenella striata (Stenella coeruleoalba)
La stenella striata è in assoluto la specie più frequente in questa zona. Gli animali vengono spesso a “cavalcare” la prua della barca, in gruppi di dimensioni medie o anche grandi. Gli adulti misurano circa due metri.
Globicefalo (Globicephala melas)
Il globicefalo è una specie tipicamente pelagica che si può avvistare sopra fondali alti, in genere in gruppi numerosi. Si riconosce facilmente dalla testa globosa, nera, e dalla pinna dorsale bassa e curva. Costituisce un avvistamento relativamente raro.
Zifio (Ziphius cavirostris)
Anche lo zifio è una specie abbastanza rara e soprattutto timida. Come il capodoglio è capace di immersioni molto profonde e prolungate. Il colore è molto variabile, dal bianco al rossiccio, spesso con evidenti graffi sul corpo. Gli animali sono avvistati solitamente singoli o in piccoli gruppi.
Tursiope (Tursiops truncatus)
Rispetto alla stenella, il tursiope ha il corpo più robusto, di colore grigio uniforme, e frequenta tipicamente la zona costiera. Nell’area di studio può essere avvistato sia nel Ponente ligure, dove è diventato più frequente negli ultimi anni, che in Corsica.
Delfino comune (Delphinus delphis)
Il delfino comune viene avvistato solo occasionalmente. Un tempo molto frequenti, da cui il nome “comune”, questi animali sono oggi in grave declino nel Mediterraneo. Nel Santuario sono stati osservati anche in gruppi misti con le stenelle. Rispetto a queste si riconoscono dal tipico disegno a clessidra, bianco, grigio e giallastro, sul fianco.