Addio Stefano

Stefano Agazzi, nostro amico e collega di tanti anni, è mancato improvvisamente e inaspettatamente settimana scorsa. Lo vogliamo ricordare come in questa foto, sul campo, nella Grecia dell’Ionian Dolphin Project, alla ricerca dei delfini. Anche quando la sua vita professionale ha finito per prendere un’altra strada, il suo cuore è rimasto con Tethys; sempre disponibile a fare un favore, a dare un buon consiglio, sempre presente con i suoi proverbiali “grandi abbracci” ad ogni assemblea, ad ogni incontro, alla festa di Tethys…

Ciao Stefano, da tutti i “tetidi”. Ci mancherai moltissimo.

Maddalena Jahoda

Stefano, ci saremmo dovuti vedere a cena con amici comuni questo venerdì, tra due giorni, ma…

Forse noi ci troveremo lo stesso, per sentirci meno soli, per condividere questa difficoltà ad accettare la cosa, questo dolore, questa mancanza.

Vogliamo ricordare questo momento, tra i tanti, a Kalamos, in barca con Elisabetta e Viola ancora piccole, quando siamo venuti a trovarvi alla base, e l’immancabile serata alla taverna. Un giorno i tuoi bambini dovranno sapere quante persone ti volevano bene, e a quante mancherai.

Addio, Stefano, che la terra ti sia lieve.

Simone Panigada con Margherita, Elisabetta e Viola

Stefano, caro amico e per molti anni strettissimo collaboratore, era una di quelle persone sulle quali puoi contare. Capace di impegnarsi con totale abnegazione e straordinario entusiasmo per raggiungere obiettivi ritenuti meritevoli, o per il semplice piacere di rendersi utile. Non faceva nulla per ambizione, per calcolo o per trarne dei vantaggi personali: preferiva restare dietro le quinte, spianando la strada ai suoi amici e colleghi. Sentivi che lo faceva per te.

Amava far parte di un gruppo e del gruppo costituiva il mastice e l’anima pulsante. Nel lavoro era un professionista lucidissimo di intelligenza non comune. Ma ben oltre il campo limitato dell’intelligenza, di lui ci è rimasta nel sangue la straordinaria umanità, quel suo modo indimenticabile di ridere e di abbracciare, il suo essere sempre vicino, la simpatia, la generosità, il bruciante calore che trasmetteva agli amici.

Alcune foto scattate in Grecia negli anni d’oro hanno fissato la contagiosa lievità e gioia di vivere che Stefano donava a piene mani:
http://www.dolphinbiology.org/_media/photo_albums/20171101_Stefano/

Giovanni Bearzi

Eri l’”uomo dalla maglietta verde” per i miei figli, sei stato il mio compagno di lavoro per 11 anni. Ne abbiamo passate veramente tante insieme, le risate, la fatica, i problemi, la gioia… una marea di ricordi dei mesi passati a Episkopi o quando alla mattina da casa ci mettevamo a lavorare via skype con una tazza di caffè e una sigaretta. Tu mi chiamavi “capo”, ma mi hai insegnato tanto: soprattutto a vedere le cose dal loro lato positivo. Mi mancherai Stefano.

Elena Politi

Non era difficile percepire quanto tutti fossero affezionati a Stefano e il motivo di tanto affetto. Stefano era sempre gioviale, amichevole e generoso. Sapeva sempre “smontare” ogni occasionale problema con la sua grande ironia, con il suo bel modo di porsi, il suo sorriso beffardo e mai offensivo… rivelandosi spesso un prezioso “collante” in molte situazioni.
Era sinceramente legato alla Tethys e se ne sentiva parte anche se la sua vita aveva preso una direzione diversa.

Solo pochi giorni fa era stato come al solito disponibile e prezioso nel fornirci il suo aiuto, regalandoci il suo tempo senza pensarci due volte, pur dovendolo inserire a sua volta tra mille altri impegni.

Un abbraccio forte a tutti coloro che hanno perso un amico.

Arianna Azzellino

 

Non sappiamo dove vadano le persone quando scompaiono, ma sappiamo dove restano. Stefano è nel cuore di tutti quelli che lo hanno amato,  di quelli con cui condivideva una sincera amicizia e una grande e profonda passione.

Caterina Lanfredi

 

La notizia lascia una sensazione profonda; lo provo su di me, sebbene – direttamente – conoscessi appena Stefano. Mi sembra di poter dire che abbia condotto una vita di dedizione, impegnato in battaglie che faceva sue e nelle quali credeva. Era anche un personaggio, per così dire, caratterizzante, che lasciava il segno nelle sue azioni. Resteranno a chi l’ha perduto esempi come questi, a tempo debito ci si staccherà dal pensiero che genera l’emozione difficile di questo momento.

Marcello Cazzola