Greening Award Initiative: premiata la Guardia Costiera italiana per Eye in the Sky condotto con l’Istituto Tethys

La Guardia Costiera Italiana ha vinto il Premio per la Greening Award Initiative con un progetto per la tutela dei cetacei condotto assieme all’Istituto Tethys. Conferito all’unanimità dalle principali Agenzie Europee per il Mediterraneo nella categoria “Stewartship of the Seas”, l’ambito riconoscimento ha voluto valorizzare l’idea centrale di “Eye in the Sky”: monitorare balene, delfini e altri grandi vertebrati marini con modalità del tutto innovative, mediante un drone ad ala fissa a lunga percorrenza. Il premio è stato consegnato in occasione dell’Annual European Coast Guard Event 2024, ospitato da EFCA (Agenzia Europea di Controllo della Pesca), che si è tenuto a Tenerife, in Spagna, dal 25 al 27 giugno 2024.

“Eye in the Sky” è un progetto pilota che la  Guardia Costiera Italiana ha condotto nel 2022 e 2023 in collaborazione con Tethys all’interno del Santuario Pelagos per verificare il potenziale utilizzo di un grande drone ad ala fissa dotato di sofisticata sensoristica per il monitoraggio dei cetacei.

Elemento chiave,  il drone Tekever AR5 Evolution, un mezzo aereo con avanzata sensoristica che permette l’osservazione dei grandi vertebrati marini da un punto di vista decisamente privilegiato.

Con un’apertura alare di 7,30 metri, un peso di circa 180 kg, un’autonomia di volo fino a 12 ore e una velocità di crociera di circa 100 km orari, il drone, prodotto e gestito dal consorzio franco-portoghese REACT (Tekever e CLS), è messo a disposizione della Guardia Costiera Italiana dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), che sostiene i Paesi membri per implementare il servizio di pattugliamento per la sorveglianza ambientale e la risposta agli inquinamenti, per la vigilanza della pesca e il monitoraggio del traffico marittimo.

In questo caso però il drone è stato utilizzato anche per un progetto completamente diverso:

testare per la prima volta la fattibilità di monitorare i cetacei e altri grandi vertebrati marini, come tartarughe e mobule, con un veicolo a pilotaggio remoto. Questi survey vengono condotti tradizionalmente mediante imbarcazioni o piccoli aerei; impiegare invece i droni comporta vantaggi non indifferenti, come la sicurezza del personale, la possibilità di raggiungere zone difficilmente accessibili, volare con un basso consumo di carburante riducendo l’impatto ambientale, consentire di raccogliere immagini di alta qualità e dati comportamentali, minimizzare il disturbo sui cetacei producendo livelli di rumore molto bassi.

Il Tekever AR5 Evolution è dotato di un sofisticato sistema che include, tra gli altri, una telecamera ottica e un sensore a infrarossi che permettono di trasmettere via satellite in tempo reale le immagini alla base, nonché una macchina fotografica ad altissima risoluzione e una telecamera a puntamento laser.

Partendo dal Comando Base Aeromobili Guardia Costiera di Sarzana, il drone ha compiuto nelle due stagioni di campo 54 missioni totalizzando 113 ore di volo e 11.430 km di pattugliamento avvistando ben sette delle otto specie di cetacei regolarmente presenti in Mediterraneo. I risultati scientifici di “Eye in the Sky” sono stati presentati da Tethys durante i Congressi Annuali della European Cetacean Society sia nel 2023 che nell’aprile 2024. Lo studio pilota rappresenta un’importante base di conoscenza per futuri utilizzi di questa tecnologia al servizio della conservazione e la protezione della megafauna marina.

Maddalena Jahoda

Grazie a AMER YACHTSIRAM VEOLIA e FLOWE per il loro prezioso supporto all’Istituto Tethys. Grazie a EMSA per aver sostenuto questo nuovo progetto della Guardia Costiera e al personale di REACT Consortium per la disponibilità e la collaborazione.