In mare per studiare e proteggere balene e delfini: citizen science 2018 con Tethys onlus

Da quasi 30 anni l’Istituto Tethys si avvale del prezioso aiuto del pubblico per far sì che i cetacei dei nostri mari continuino a sopravvivere. Chiunque può partecipare a una vacanza fantastica e inusuale nel Santuario Pelagos, nel mar Ligure e di Corsica, a bordo di un grande motorsailer, oppure nella meravigliosa Grecia Ionica, con uscite in gommone.

Tethys' boat with fin whale

La capitale delle balene

Sanremo sarà anche famosa per il festival della canzone, ma quelle dei cantanti italiani non sono le uniche voci della Riviera dei Fiori. “Cantano” anche balene e delfini del Santuario Pelagos, una importantissima area protetta che si estende dalle coste della Liguria fino alla Francia e alla Sardegna, e che ha proprio a Sanremo la sua “capitale storica”. Da quasi 30 anni l’Istituto Tethys onlus, non-profit per lo studio e la conservazione dell’ambiente marino, conduce qui importanti ricerche e, cosa fondamentale, lo fa con l’aiuto di partecipanti del pubblico.

Dal maestoso capodoglio, alla gigantesca balenottera comune, a diversi delfini, sono ben otto le specie di cetacei che popolano il Mediterraneo, e le loro vocalizzazioni riempiono da sempre le acque del Santuario. Di questa grande area protetta Tethys è particolarmente orgogliosa: proprio sulla base dei dati raccolti dall’Istituto è stata proposta e promossa l’idea di un parco transnazionale in alto mare, poi realizzata con un trattato senza precedenti, tra Italia, Francia e Principato di Monaco.

Con base a Portosole, che da tren’anni ospita le imbarcazioni da ricerca Tethys, il progetto CSR (Cetacean Sanctuary Research) sarà attivo anche quest’anno da giugno a settembre; il motorsailer “Pelagos” di Flash Vela d’Altura salpa ogni lunedì con i ricercatori, ma soprattutto con persone, un massimo di una decina per volta, che pur non avendo una preparazione specifica hanno scelto di dare alla propria vacanza un nuovo significato: aiutare a studiare e tutelare i cetacei del Mediterraneo. È una formula, quella della citizen science, che Tethys ha collaudato per prima in Italia nel suo campo, coinvolgendo ad oggi migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

Balene e delfini sono animali la cui vita è strettamente legata al mondo dei suoni, sia per l’orientamento che per la comunicazione; purtroppo oggi rischiano di essere “oscurati” dall’inquinamento acustico dovuto al traffico marittimo e alle molte altre attività umane. E non è che la punta dell’iceberg; moltissime sono le minacce alla sopravvivenza delle popolazioni mediterranee di cetacei, dalle variazioni ambientali indotte dai cambiamenti climatici all’inquinamento chimico, o da plastiche e microplastiche, alle collisioni con le imbarcazioni super-veloci, alla perdita degli habitat. Tutto ciò gli esperti cercano a di contrastare con l’acquisizione di conoscenze scientifiche finalizzate alla tutela dei mammiferi marini.

delfino comune

I mitici delfini della Grecia

Diversa la logistica, ma identico lo spirito, per il team dell’IDP (Ionian Dolphin Project) dove i partecipanti, in piccoli gruppi da 3 a 5, vivono invece presso una base a terra nella graziosa cittadina di Vonitsa. L’area di studio principale si trova nel golfo di Amvrakikos, un grande bacino semi-chiuso nella Grecia occidentale. Le uscite vengono effettuate in gommone, fianco a fianco con i ricercatori che hanno dedicato la vita a studiare la comunità locale di delfini. Due sono le specie di interesse per loro: i delfini comuni, ormai molto rari nel resto del Mediterraneo, e i tursiopi. Gli animali vengono studiati con diverse tecniche di ricerca per capire come interagiscono con il loro ambiente e come tutelarli.

I delfini che popolano le acque costiere della Grecia sono infatti sottoposti anch’essi a pesanti minacce. Alcune popolazioni devono affrontare gli effetti della crescente presenza umana (perdita delle risorse, inquinamento), mentre altre sono addirittura  scomparse del tutto da determinate aree. Scopo dell’Ionian Dolphin Project è proprio garantire la sopravvivenza a lungo termine di entrambe le specie di delfini, che vivono in due diverse aree costiere.

I partecipanti contribuiscono attivamente, ogni giorno, alla raccolta di dati sul campo e una volta tornati a terra, all’elaborazione delle foto digitali e delle informazioni scientifiche. Anche in Grecia il lavoro dei ricercatori e degli appassionati ha portato risultati importantissimi per la tutela dell’area dei delfini.

Studenti, futuri cetologi

In entrambi i progetti viene riservata particolare attenzione agli studenti di facoltà scientifiche interessati ad acquisire esperienza nelle metodologie di raccolta dati, con la possibilità di ottenere anche crediti formativi, e con uno sconto sul contributo in alcuni periodi.

Maggiori informazioni sul progetto CSR in mar Ligure

Maggiori informazioni sul progetto IDP in Grecia